Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino.
Di cos’altro necessita un uomo per essere felice? (Albert Einstein)
Uno degli strumenti più amati del mondo, elemento imprescindibile delle orchestre moderne, capace di destreggiarsi dalla musica classica a quella metal.
Oggi scopriremo come è nato e si è diffuso il violino.
Origine
Le prime documentazioni che abbiamo riguardo la nascita del violino ci permettono di datarlo orientativamente nel XVI secolo.
Ancora lontani dall’essere gli strumenti che tutti noi oggi conosciamo, i protoviolini erano la naturale evoluzione di strumenti ad arco preesistenti (probabilmente le vielle e le ribeche a tre corde).
Erano costruiti in tre ‘famiglie‘, ciascuna in grado di coprire una determinata tessitura sonora: soprano, tenore e basso.
La Prima Diffusione
L’Italia ebbe un apporto importante nell’evoluzione di questo strumento.
Se già nel primo decennio del ‘500 il centro di produzione più importante dei violini era Venezia (si stima la presenza, in questo periodo, di circa 140 liutai in città), i primi strumenti dotati della stessa forma e accordatura di quelli odierni comparvero a Cremona, grazie ad Andrea Amati, a Brescia, con Gasparo Da Salò e nella stessa Venezia ad opera della famiglia Linarol.
Contemporaneamente a ciò, però, altre fonti individuano l’apparizione di questi strumenti anche in altri parti d’Europa, quali Francia, Paesi Bassi e Germania, suonati da musicisti ambulanti.
Il violino, nel XVI secolo, era dunque usato principalmente nella musica di danza, salvo poi assumere funzioni più nobili (nelle corti o nelle chiese) ed essere trovato in varie “scuole” a partire dalla metà del secolo.
XVII Secolo
Il XVII secolo è il secolo della vera diffusione mondiale di questo strumento.
Le liuterie si radicano in tutta Europa, ognuna avente un segno caratteristico differente.
La città più importante, però, rimane Cremona, dove Nicola Amati porta avanti l’arte del padre assieme ad alcuni sui discepoli, tra cui un certo Antonio Stradivari, che più avanti diventerà uno dei migliori e rinomati costruttori di questi strumenti musicali della storia della musica.
Da questo secolo ad oggi la forma esterna del violino non è cambiata, ma sono state con il tempo modificate alcune caratteristiche costruttive in funzione ai nuovi metodi costruttivi o alla musica che vi veniva eseguita.
Violino e Musica
Che fosse musica classica o musica popolare il violino venne sempre preso molto in considerazione a partire dall’età barocca per via delle sue caratteristiche.
Il tono dello strumento fa si che esso emerga su tutti gli altri strumenti, facendone in automatico la prima voce melodica o quantomeno un’ottimo metodo per sorreggere il canto.
La facile portabilità e l’agilità sonora contribuirono ancora di più a rendere questo strumento leggendario, anche grazie a quei musicisti virtuosi che allietavano ed allietano il pubblico sin dal XVII secolo, spesso ritenuti capaci di avvicinarsi anche alla voce umana.