La fisarmonica è uno strumento musicale aerofono con mantice ad ancia libera.
Il primo brevetto di un accordéon fu depositato a Vienna nel 1829 da un organaro e costruttore di pianoforti, Cyrill Demian, e dai suoi figli Carl e Guido.
All’epoca l’accordéon era descritto come ‘un soffietto fissato su una piccola scatola e cinque tasti corrispondenti alle ance poste all’interno della stessa, ciascuno, a seconda del movimento del mantice, fa intendere due suoni diversi‘.
Colui che affinò questo strumento rendendolo quello che è oggi, però, fu Paolo Soprani, originario di Castelfidardo (anche se alcuni attribuiscono la nascita dello strumento ad un certo Giacomo Alunni Pantaleoni, che sarebbe poi stato maestro dello stesso Soprani).
Lo strumento odierno deve però la sua origine a quello che comunemente viene chiamato organetto (ma che in realtà ha il vero nome in fisarmonica diatonica).
Esso si diffuse dapprima sempre nell’ambiente colto dell’Impero Austriaco per poi spopolare, verso la metà dell’800, nella cittadina di Castelfidardo, che divenne in poco tempo centro nevralgico della costruzione di tali strumenti.
Tale strumento era apprezzato per la sua praticità del trasporto, per la sua melodicità e per la possibilità di essere suonato senza l’accompagnamento di altri strumenti, grazie alla presenza di un registro basso.
Fisarmonica ed Organetto, differenze
La prima differenza tra fisarmonica e organetto si trova nel numero di bassi.
La prima è caratterizzata da un maggior numero di bassi ed è detta unitonale, ovvero ad ogni tasto corrisponde una nota indipendentemente dalla direzione del mantice.
La seconda invece ha solitamente 2, 4, 8 o 12 bassi ed è chiamata bitonale, quindi premendo lo stesso tasto con direzioni del mantice diverse si ottengono due note distinte.
Sul lato melodico, solitamente la fisarmonica presenta un sistema in formato ‘organo’ o di bottoni in scala cromatica, mentre l’organetto ha un sistema a bottoni con scala diatonica (ovvero 5 toni e due semitoni) disposti su due file.
Ultima differenza, come già accennato nella spiegazione dei bassi, sta nel mantice, ovvero il cuore stesso dello strumento.
Tralasciando l’aspetto tecnico del suo funzionamento, mentre nell’organetto esso serve anche all’emissione di differenti note, nella fisarmonica viene usato quasi esclusivamente per ottenere espressione e volume.
Diffusione
La fisarmonica (sopratutto quella diatonica) all’estero è molto utilizzata in paesi come Svezia, Fracia, Germania, Spagna, nei Paesi Baschi, nei Balcani, in Irlanda ed in alcuni stati degli Stati Uniti D’America.
Molto spesso queste fisarmoniche provengono proprio da aziende italiane, in grado di confezionare anche dei prodotti su misura, come ad esempio la Trikitixa basca.
In Italia, invece, tali strumenti sono diffusi sopratutto nella zona della provincia di Rieti, in Puglia, Calabria, Lucania e Sardegna, dove viene utilizzato come strumento folcloristico ed accompagnatore di balli popolari.
Menzione d’onore va fatta alla nostra regione, l’Abruzzo, che oltre alla Ddù Botte, così chiamata dalla caratteristica presenza di soli 2 bassi, poteva vantare uno dei più grandi costruttori d’Italia: il Maestro Antonio di Leonardo, apprendista proprio della scuola di Castelfidardo, dove tutto è iniziato, e riconosciuto in ambito internazionale.